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"Partimmo una mattina soleggiata di luglio, non troppo presto. Pasolini mi attese a Porta S. Giovanni dove arrivai con un mezzo qualunque. Caricai i miei attrezzi e qualche 'straccio' per potermi cambiare in quanto, già essendo caldo a Roma, peggio sarebbe stato a Messina o a Palermo. Il regista non era corrucciato, come spesso. Una nuova avventura e il lavoro lo trasformavano sempre. Era allegro, tutto sommato. Guidò tranquillo fino in periferia senza aprire mai bocca sino al Tirreno. La giornata era splendida come solo nel Sud d'Italia. Legioni di bagnanti si rinfrescavano lungo la battigia con fare ozioso. Li vedevo oltre il ciglio della carreggiata, ne sentivo le grida ed il vociare tipico della spiaggia. 'Chissà, disse ad un tratto Pasolini, se questa gente saprà mai cosa facciamo, o stiamo noi per fare, o faremo domani? Speriamo che le nostre non siano solo immagini e parole buttate al vento'."